Indagini in corso per fare piena luce sul decesso di un uomo di 84 anni morto pochi giorni dopo una caduta in ospedale a Lecce; disposto il sequestro della salma
Aperta un’inchiesta sul decesso di un paziente di 84 anni, morto pochi giorni dopo aver sbattuto la testa in seguito a una caduta in ospedale a Lecce, dove era ricoverato dallo scorso 8 aprile per problemi nefrologici. Le indagini della Procura sono partite in seguito alla denuncia-querela presentata dai familiari della vittima presso il posto di polizia del nosocomio del capoluogo di provincia salentino.
In particolare la figlia dell’anziano avrebbe riferito di essersi raccomandata più volte con il personale sanitario al fine di adottare degli accorgimenti, quali il posizionamento di sbarre laterali al letto, per evitare possibili incidenti, proprio a causa dell’imprevedibilità del padre nel muoversi e spostarsi.
L’11 aprile – ricostruisce il Corriere Salentino – il paziente sarebbe riuscito ad alzarsi da solo dal letto ma sarebbe caduto, sbattendo la nuca e procurandosi un grosso ematoma, come evidenziato dalla Tac.
I parenti sarebbero stati avvertiti telefonicamente dell’accaduto e, successivamente, della necessità di sottoporre il loro congiunto a un delicato e urgente intervento chirurgico, a causa dell’aggravarsi del suo quadro clinico.
L’84enne sarebbe quindi finito sotto ai ferri e dopo l’operazione sarebbe stato trasferito in Rianimazione dove, tuttavia, è deceduto lo scorso 16 aprile.
Ora la famiglia che venga fatta piena luce sull’accaduto. Il Pubblico ministero titolare del fascicolo, a tal fine, ha disposto il sequestro della salma in vista dell’eventuale svolgimento dell’autopsia.
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