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La Procura aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, non ravvisando contenuti sufficienti per sostenere un’accusa in giudizio nei confronti degli indagati, accusati del decesso di un paziente morto per un melanoma nel 2018; il Gip ha disposto l’imputazione coatta

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Pisa ha disposto il rinvio a giudizio per omicidio colposo di due medici in relazione al decesso di un 60enne morto per un melanoma nel luglio del 2018. La decisione arriva in seguito all’accoglimento dell’opposizione dei familiari della vittima alla richiesta di archiviazione avanzata inizialmente dalla Procura del capoluogo di provincia toscano.

I professionisti coinvolti nella vicenda sono una dermatologa e un altro camice bianco, in servizio in due diverse strutture sanitarie, che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero sottovalutato l’aggravamento della forma tumorale da cui il paziente era affetto, agendo con negligenza nel trattare la patologia.

L’inchiesta era stata avviata in seguito all’esposto presentato dai parenti dopo il decesso; a circa tre anni di distanza dalla scomparsa il sostituto procuratore titolare del fascicolo ne aveva chiesto l’archiviazione, ritenendo – come riferisce il Tirreno – che non ci fossero contenuti sufficienti per sostenere un’accusa in giudizio nei confronti degli indagati.

Di diverso avviso il Gip che ha invece ritenuto che dovrà essere un processo a valutare la sussistenza, o meno, di eventuali responsabilità sanitarie, ovvero se le cure prestate al paziente siano state adeguate e se il precipitare delle sue condizioni e il conseguente decesso, avvenuto in modo così repentino, avesse potuto essere evitato.

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