Avviate le indagini per chiarire le cause del decesso di una donna di 47 anni, morta dopo un intervento di asportazione dell’utero a Policoro
La Procura della Repubblica di Matera ha aperto un fascicolo di inchiesta sul decesso di una 47enne morta dopo un intervento di asportazione dell’utero eseguito all’ospedale di Policoro.
La vicenda è riportata dal Quotidiano del Sud. In base a quanto ricostruito la donna sarebbe stata ricoverata presso il reparto di ostetricia e ginecologia per un’operazione programmata e consigliatale in virtù di un precedente raschiamento.
Uscita dalla sala operatoria e tornata in reparto avrebbe avuto la possibilità di vedere il marito e di parlare telefonicamente con il figlio e altri parenti, ai quali avrebbe riferito uno stato di stanchezza, probabilmente da ricollegare all’anestesia locale.
Quando però nel pomeriggio i parenti sono tornati per visitarla, il personale sanitario avrebbe impedito loro l’accesso; quindi il marito e il figlio sarebbero stati convocati dai medici del reparto ricevendo la notizia che la loro congiunta era morta “all’improvviso, verosimilmente per un arresto cardiocircolatorio”, nonostante l’intervento fosse “andato bene”.
La famiglia ha quindi deciso di sporgere una denuncia querela chiedendo che venga fatta piena luce sull’accaduto. La magistratura ha quindi avviato le verifiche disponendo lo svolgimento dell’esame autoptico sulla salma della donna, per accertare le cause del decesso e valutare la sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie.
In vista degli accertamenti peritali sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati i nomi di 15 operatori sanitari con le ipotesi di reato di lesioni e di omicidio colposo. La parola spetta ora dunque ai consulenti incaricati.
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