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San Vito al Tagliamento: un 95enne si ferisce all’ospizio e muore 3 giorni dopo. Disposta l’autopsia dalla Procura di Pordenone

Anziano si ferisce all’ospizio e muore 3 giorni dopo, a San Vito al Tagliamento. La vicenda – come riferisce il Messaggero Veneto – finisce sul tavolo della Procura di Pordenone, che apre un’inchiesta. Sul registro degli indagati sono iscritti un’operatrice sociosanitaria e un medico della casa di riposo parrocchiale di San Vito, dove il 95enne era ospite, e un medico del pronto soccorso dell’ospedale di San Vito, dove il deceduto era ricoverato. A far partite l’indagine un esposto dei familiari dell’anziano. Il 95enne si era ferito a una gamba il 2 agosto nell’ospizio. Stando alla denuncia, ai familiari avrebbero riferito che si è tagliato contro uno spigolo, dopo essersi mosso sulla carrozzina, mentre l’operatrice socio-sanitaria lo stava trasportando. A quel punto, il 95enne è stato portato al pronto soccorso e medicato. Dal 2 agosto gli è stata sospesa la terapia con un farmaco anticoagulante. Il 5 agosto, però, la ferita ha ricominciato a sanguinare. L’epilogo in poche ore. L’anziano è entrato al pronto soccorso alle 12.45 ed è deceduto alle 19.30. Dalle analisi sono emersi valori molto alti di Inr (difficoltà di coagulazione). Il pm Marco Faion ha affidato al medico legale Antonello Cirnelli l’autopsia, slittata a martedì, per fare chiarezza su vari aspetti. “Il personale sanitario e socio-sanitario della struttura – scrive la casa di riposo su Facebook – è prontamente intervenuto in ogni evento che ha interessato il nostro residente, tanto in occasione dell’infortunio involontario che gli ha causato la ferita, quanto nella complicazione della stessa. In entrambe le circostanze dopo aver prestato le prime e immediate cure, è stato altrettanto tempestivamente allertato il servizio di emergenza sanitaria». La struttura ha espresso il più sincero rammarico per l’accaduto e la vicinanza ai familiari, e ha evidenziato la correttezza del proprio operato, «fatte salve eventuali specifiche responsabilità personali». Per la casa di riposo, «l’accertamento delle ragioni del decesso, in particolar modo la reale correlazione con l’incidente avvenuto qualche giorno prima, è naturalmente interesse di tutte le parti», soprattutto di quanti sono stati direttamente coinvolti. «Da parte nostra possiamo assicurare la massima attenzione e impegno quotidiano da parte di tutti i nostri operatori che, anche durante la pandemia e le sue difficoltà, stanno continuando a garantire la regolare e piena continuità delle cure e dell’assistenza”.

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