Tribunale civile di Firenze: 20mila euro di provvisionale a una 46enne, che in un intervento per la miopia riportò danni alla vista dopo le lenti impiantate
Circa otto anni fa decise di correggere chirurgicamente la grave miopia di cui soffriva, ma una 46enne non poteva immaginare che, dall’intervento, avrebbe riportato danni alla vista dopo le lenti impiantate. A raccontare la vicenda è Il Cuoio in diretta, traendo spunto dalla decisione del tribunale, cui la donna si è rivolta: la condanna, in primo grado, a pagarle un risarcimento per quei danni permanenti. Durante l’operazione, infatti, le sarebbero state impiantate due lenti di dimensioni non corrette, le quali sarebbero all’origine di danni permanenti e di un glaucoma. La prima sentenza di risarcimento danni riconosce il diritto ad un indennizzo per la 46enne di San Miniato, ma residente a Firenze, operata presso una nota casa di cura di Lucca. I giudici del tribunale fiorentino, competenti per il cosiddetto principio “del foro del consumatore”, hanno condannato in solido il medico e la casa di cura a risarcire come provvisionale circa 20mila euro alla donna, per danni non patrimoniali, e rinviato ad altra udienza per stabilire il quantum dei danni patrimoniali, che in sede di richiesta ammontano a circa 400mila euro, più interessi e spese legali e di giudizio. La donna aveva deciso di correggere i suoi difetti visivi ricorrendo alla lenti impiantabili, a seguito di una sopravvenuta intolleranza alle lenti a contatto, che sono un’alternativa chirurgica alla tecnica che utilizza il laser per la correzione della miopia. Tali lenti impiantabili non richiedono la rimozione di tessuto e sono effettivamente impiantate dentro l’occhio. A maggio del 2013 effettuò quindi l’intervento, il primo giorno all’occhio destro e il successivo all’occhio sinistro. Ma sin da subito avrebbe accusato malori. Prima mal di testa poi addirittura vomito e uno svenimento. Da quel giorno, solo dopo un mese il medico dopo averla curata con analgesici si sarebbe reso conto che lenti erano sovradimensionate, decidendo di sostituirle. Ma i danni sarebbero stati ormai stati fatti e la donna ora soffre di glaucoma e la vista non gli è affatto migliorata. I giudici dopo avere esaminato la prima parte degli atti processuali hanno intanto stabilito il quantum dei danni patrimoniali da pagare alla donna.
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