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Il 61enne cardiopatico morto in casa a Trieste aveva ricevuto 3 ore prima la prima dose di vaccino: disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso

Un 61enne cardiopatico morto in casa a Trieste, poche ore dopo il vaccino, che pure gli era stato consigliato in quanto soggetto fragile. Nella città giuliana – come riferisce il Messaggero Veneto – è scattata l’inchiesta della Procura, con l’iscrizione sul registro degli indagati di 4 medici. L’uomo, oltre che cardiopatico, era iperteso e con un’insufficienza renale cronica. Il decesso è avvenuto alle 19 di venerdì 30 luglio. Quello stesso giorno, tre ore prima, gli era stata somministrata la prima dose Pfizer. Non sussistono, al momento, prove di correlazione tra l’inoculazione del siero e l’evento mortale. La famiglia, comunque, tramite un legale ha presentato immediatamente un esposto in Procura. Il pm Federica Riolino ha quindi aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo sul registro 4 operatori sanitari: un medico dell’Asugi in servizio presso il centro vaccinale del Molo IV dove si era recato il 61enne, il medico specializzando che ha iniettato la dose, il medico di base e il cardiologo del deceduto. La magistratura ha disposto l’autopsia. A quanto riferiscono i familiari, a 38 anni l’uomo era stato sottoposto a un intervento di bypass. Nell’esposto si racconta che il giorno fatale, il 61enne si era recato al centro vaccinale in Molo IV portando con sé la documentazione medica. Con lui c’era anche la moglie. Dopo la somministrazione della prima dose – secondo quanto emerso dalla testimonianza della coniuge – è stato tenuto sotto osservazione per 15 minuti. La moglie ha messo a verbale che il marito si è sentito male già durante il tragitto verso casa, in auto. Non appena raggiunta l’abitazione si è messo a letto per riposarsi. La situazione, però, è rapidamente precipitata. La moglie ha innanzitutto allertato la figlia, la quale ha poi chiamato l’ambulanza e tentato di rianimare il padre praticando il massaggio cardiaco, seguendo le istruzioni telefoniche degli operatori della centrale. I medici del 118 hanno continuato con le manovre di soccorso, ma ormai il 61enne era deceduto. Sono tre gli aspetti da accertare nelle indagini: le cause della morte, attraverso l’autopsia; se il vaccino può aver inciso nel tragico epilogo; e se il paziente avesse bisogno di accertamenti diagnostici prima della somministrazione. 

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