Chiesto il rinvio a giudizio per un chirurgo accusato di omicidio colposo in relazione al decesso di un 12enne morto – secondo l’accusa – per una occlusione intestinale non diagnosticata rapidamente nel 2019
La Procura di Lodi ha chiesto il rinvio a giudizio di un chirurgo in servizio presso una struttura sanitaria della provincia di Milano, accusato di omicidio colposo in relazione al decesso di un dodicenne morto – secondo l’ipotesi accusatoria- per una occlusione intestinale non diagnosticata rapidamente.
Il fatto risale alla fine del 2019. Come ricostruisce il Giorno, il 27 dicembre il ragazzo aveva cominciato ad avvertire dolori fortissimi e il giorno successivo, alle 5.30 del mattino, era stato portato in ospedale; non riusciva ad andare in bagno, ma solamente dopo alcune ore era stato sottoposto a una ecografia che aveva rivelato un blocco intestinale. Da lì la necessità di un intervento durante il quale al giovane erano stati asportati 38 centimetri di intestino, che si era ritenuto presentasse un’occlusione per volvolo.
Il paziente era stato popi ricoverato in Terapia intensiva, ma il 30 dicembre era deceduto per un arresto cardiaco.
Secondo i familiari la tragedia poteva essere evitata se non vi fosse stato un “ritardo da parte dei medici nella diagnosi”. L’inchiesta aperta dalla magistratura sul caso si è chiusa, quindi, con la richiesta del processo per uno dei medici che in quelle drammatiche ore avevano avuto in cura il dodicenne. Il camice bianco dovrà presentarsi davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lodi il prossimo 30 novembre per la decisione.
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