Si attende la pronuncia del Giudice sulle richieste avanzata dal Pubblico ministero nell’ambito del processo per duplice omicidio colposo che vede tre medici accusati del decesso di una neonata e, a pochi giorni di distanza della mamma; per l’accusa l’induzione del parto avrebbe potuto salvare entrambe
La pubblica ha accusa ha chiesto la condanna per tre medici finiti a giudizio davanti al Tribunale di Torino con l’accusa di duplice omicidio colposo in relazione al decesso di una bimba nata morta il 13 aprile del 2017 e della mamma, scomparsa a distanza di 10 giorni, il 23 aprile.
Per il pubblico ministero – come riporta Cronaca Qui – i camici bianchi sarebbero stati imprudenti, in quanto avrebbero dovuto far nascere la bimba inducendo il parto e salvando sia lei che la madre.
Le perizie avrebbero accertato che la causa principale del doppio decesso sarebbe stata l’ipertensione, che i medici – a detta della parte offesa – avrebbero dovuto tenere sotto controllo. Invece la donna sarebbe stata dimessa nonostante valori altalenanti della pressione e una terapia che non avrebbe funzionato.
Da li la richiesta da parte del Procuratore della Repubblica di una pena pari a due anni di reclusione per due degli imputati, tra i quali il primario del reparto di ginecologia e ostetrica della struttura sanitaria in cui si è consumata la tragedia, e di un anno e otto mesi per il terzo professionista finito a processo.
Si attendono ora le repliche degli avvocati della difesa, prima della pronuncia del Giudice.
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