La ragazza, 14 anni, aveva cominciato a stare male dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid; è morta dopo 26 giorni di coma all’ospedale di Bari, per cause da chiarire
La Procura di Lecce ha iscritto nel registro degli indagati tre medici, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, in relazione al decesso di una 14enne, morta dopo 26 giorni di coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Bari.
In base a quanto ricostruito nella denuncia presentata dalla famiglia – residente in Salento – la ragazza avrebbe cominciato a stare male dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino anti Covid, ricevuta il 17 agosto.
Il 19 agosto la giovane sarebbe stata ricoverata nel nosocomio di Tricase, dove le sarebbero state eseguite due Tac con mezzo di contrasto, dalle quali sarebbe emersa una forma tumorale; quindi sarebbe stata trasferita in codice rosso, dopo aver perso conoscenza, a Bari, dove lo scorso 13 settembre è sopraggiunto il decesso.
Secondo i camici bianchi dell’ospedale del capoluogo pugliese, alla base della tragica scomparsa ci sarebbe una forma di meningite.
Il Pubblico ministero titolare del fascicolo ha iscritto nel registro degli indagati il medico che effettuò la somministrazione della seconda dose di vaccino e i due medici che sottoposero la 14enne ad accertamenti radiologici in occasione del primo accesso in ospedale. Un atto dovuto in vista dello svolgimento dell’esame autoptico dal quale si attendono risposte circa le cause della tragica scomparsa nonché su eventuali responsabilità sanitarie.
Sei vittima di errore medico o infezione ospedaliera? Hai subito un grave danno fisico o la perdita di un familiare? Clicca qui
Leggi anche:
Emorragia cerebrale dopo il ricovero in ospedale, aperta inchiesta a Udine
Complicanze dopo una isterectomia, quattro medici condannati per lesioni
Morta dopo un intervento alla colonna vertebrale, due medici a giudizio