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Morì lanciandosi da una finestra: il Gip di Benevento si pronuncerà sul dramma della paziente di una casa di cura. Indagati amministratore, dipendente e 2 medici

Morì lanciandosi da una finestra di una casa di cura: sulla fine di una donna il procedimento penale è a un bivio. Come riporta Ottopagine.it, si tratta ora di scrivere la parola fine, come ha proposto più volte la Procura, o disporre un supplemento dell’attività investigativa o l’imputazione coatta. Quale debba essere la soluzione, lo stabilirà il gip del tribunale di Benevento, Pietro Vinetti, chiamato a pronunciarsi, dopo la quarta opposizione alla scelta del Pm, sul destino dell’indagine a carico di quattro persone tirate in ballo, a vario titolo, per la morte di una 56enne irpina di Cervinara. Il 27 gennaio del 2016 la donna l’aveva fatta finita lanciandosi dalla finestra della stanza al secondo piano di una casa di cura per non autosufficienti, situata ad Airola.

Un dramma al centro del lavoro dei carabinieri, che in un armadio avevano rinvenuto quattro lettere scritte dalla donna, affetta da problemi psichiatrici, prima di compiere il tragico gesto. Una vicenda tremenda per la quale sono stati chiamati in causa l’amministratore, un dipendente e due medici della struttura, per i quali è stata prospettata, a vario titolo, l’ipotesi di omicidio colposo. Secondo l’ipotesi investigativa non avrebbero adottato le misure preventive, anche terapeutiche, contro ciò che era accaduto.

L’autopsia era stata eseguita dal medico legale Monica Fonzo. A seguire, la richiesta di archiviazione della Procura e l’opposizione delle parti offese, con la fissazione di una camera di consiglio che si è tenuta ieri, 20 dicembre. Un appuntamento nel corso del quale i legali della famiglia della donna hanno nuovamente insistito per l’acquisizione dei verbali del Nas, che nel marzo del 2016 aveva ordinato, per una presunta inidoneità, la chiusura della casa di cura, poi riaperta dopo qualche mese ed alcuni interventi, tra i quali quelli relativi ala protezione delle finestre.

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