Morto per una pancreatite: aperta un’inchiesta sulla morte del giovane, che era entrato in pronto soccorso in codice verde per una pancreatite
Come riportato dal Giornale di Sicilia (Ed. CL) il giovane 26enne è morto per una pancreatite la notte del 27 dicembre scorso presso l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove era entrato il giorno prima in codice verde per dei forti dolori addominali. Dopo aver eseguito un tampone per il Covid dal quale era risultato negativo veniva eseguita una TAC che evidenziava una pancreatite.
Passate un paio d’ore, veniva eseguito un secondo tampone per il Covid questo risultato positivo, quindi il ragazzo veniva trasferito presso il pronto soccorso infettivologico dove vengono trasferite le persone che risultano aver contratto l’infezione da Sars-Cov 2. Veniva eseguita una nuova TAC, questa volta effettuata con mezzo di contrasto, che confermava una pancreatite priva di complicazioni.
Da quel momento in poi le condizioni del ragazzo si sono aggravate fino alle 3 di notte quando è deceduto. Secondo quanto riferito dal padre risultava una grossa quantità di trigliceridi nel sangue che avevano ostruito le arterie.
Il padre ora vuole che sia fatta chiarezza su quanto accaduto, e dichiara:
«Chiedo di sapere se sono stati rispettati i protocolli e c
hiedo anche come mai, accortisi di questa problematica del grasso nel sangue, non è stata effettuata tempestivamente una dialisi per eliminare il problema. Voglio sapere se c’è stata imperizia medica o negligenza da parte del personale medico che si è occupato delle cure di mio figlio.».
Insomma, il giovane 26enne, morto per una pancreatite, si sarebbe salvato se gestito diversamente dai sanitari?
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