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69enne deceduto dopo un giorno e mezzo al pronto soccorso: la Procura apre un’inchiesta.

La vicenda, come riportato dal “Corriere del Mezzogiorno”, ha inizio sabato scorso, quando un uomo di 69 anni si reca presso la guardia medica di San Giorgio Jonico lamentando vomito e diarrea; il medico di guardia ha appurato che il paziente era affetto da altre malattie. dopo due ore circa, il paziente giunge al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto dove viene preso in carico dal triage, e gli viene assegnato il codice Azzurro.

Dopo esser stato visitato, il medico di turno, evidenzia come il paziente abbia malattie pregresse di una certa importanza e dispone consulenza cardiologica e altri esami. Le visite hanno quindi confermato uno scompenso cardiaco, in seguito al quale il paziente è stato allocato nella Osservazione Breve, dove è stato costantemente monitorato sia dal personale del pronto soccorso che dagli specialisti. La notte non si registrano evidenti criticità e la mattina seguente vengono effettuati ulteriori accertamenti che mostrano un lieve miglioramento dei parametri respiratori. Il peggioramento dello stato di salute dell’uomo è sopraggiunto alle 19:40 di domenica 9 ottobre, quando il paziente evidenzia una insufficienza respiratoria acuta; il tempestivo intervento dei sanitari e gli esami strumentali indicano una situazione critica che viene trattata con le manovre rianimatorie previste da protocollo. Alle 20:29 viene registrato il decesso del paziente.

E’ stata aperta un’indagine, a Taranto sulla morte dell’ ex guardia giurata. A presentare l’esposto che ha dato via alle indagini sono state la moglie e le due figlie che chiedono di accertare eventuali responsabilità. Sarebbero cinque i sanitari finiti nel registro degli indagati che rischiano di dover rispondere del reato di omicidio colposo.

E’ stato disposto il sequestro di tutta la documentazione clinica oltre a quello della salma. L’esame autoptico sarà effettuato il 20 ottobre da due periti della Procura.

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