Si tratta della storia di una donna di circa 80 anni affetta da Morbo di Addison che muore a causa di una presa in carico non adeguata. Caso difficile da risolvere a causa della mancanza di riscontro autoptico e della presenza nella cartella del secondo ricovero di esami ematochimici che…
Non si tratta di una ritardata diagnosi di infarto miocardico ma di un “errore” in elezione oltre che di un imprudente tentativo di cura di una sindrome similepilettica in paziente con un quadro di comorbilità importante. Se la catena causale fosse stata interrotta anche nel secondo “Step” terapeutico sarebbero state…
Se da un lato si ritiene adeguato che il medico scelga la terapia (dopo aver fatto la diagnosi), dall’altro si ritiene assolutamente necessario che lo stesso faccia presente al proprio paziente principalmente la convenienza di agire in un modo rispetto ad un altro. E’ il caso della nostra assistita che vi…
Ho il piacere di commentare una consulenza tecnica di ufficio in quanto ultimamente irritato da troppe consulenze fatte con i piedi e con le mani, ma non con la testa. Scriverò poche righe di commento puntando a precisare le parti essenziali di una perizia di responsabilità sanitaria che è chiarificatrice sulle…
La storia di una donna di 79 anni che per negligenza dei sanitari giunge all’exitus in pochi giorni: il consulente del giudice conferma gli errori ma sembra dare troppo peso all’età e alle comorbilità, non alle condotte mediche, tanto da concludere che queste hanno solo ridotto le possibilità di sopravvivenza.…
Questo è caso di una giovane donna che al primo parto si trova a sottostare a decisioni sanitarie errate ed unilaterali (ossia con consenso non ottenuto con coscienza e quindi disinformato) che le hanno cambiato la vita sia in termini di qualità psico-fisica che di madre in quanto la signora…
È incredibile come si sia voluto nascondere ciò che era evidente. Una diagnosi ritardata, una vita spezzata, e un giudizio di “esperti” che hanno solo evidenziato la loro cecità clinica e giuridica. Oltre al danno anche la beffa di chi ancora piange la giovane madre! Insomma, vi stiamo rappresentando una storia assurda…
Un calvario “assistenziale” per un paziente che affetto da K della vescica con prognosi verosimilmente fausta, viene ucciso da una infezione. Una lunga sofferenza del paziente e della famiglia che lo ha assistito giorno dopo giorno condividendo sofferenza e speranza di guarigione. Vi raccontiamo i fatti così come si leggono…
La paziente S. L., all’epoca dei fatti di anni 84, presentava un’anamnesi patologica remota caratterizzata da: cardiopatia aterosclerotica, arteropatia cronica ostruttiva polidistrettuale (vasi cranici, arterie carotidi ed distretti arteriosi degli arti inferiori), vascolopatia cerebrale cronica, pregressa meningoencefalite da Streptococcus Pneumoniae. L’ultimo ecocardiogramma effettuato mostrava la presenza di una Cardiopatia Aterosclerotica…
Nel corso della sua maturazione giovanile, la sig.ra A. F. aveva spontaneamente sviluppato un quadro di importante macromastia (vedi F1), condizione che risultava ulteriormente aggravata dopo il parto del marzo 2012 ed il successivo allattamento protrattosi fino ad dicembre dello stesso anno. La periziata, spinta da un grave risentimento algofunzionale…
Ecco un esempio di una buona CTU medicolegale: si pubblica questo ns recente caso proprio per indicare un buon esempio di percezione e trascrizione dei fatti da parte di un Ctu medicolegale messinese. Insomma non è poi tanto difficile essere adeguati all’incarico ricevuto al contrario di quanto si può leggere…
Il sig. W. G., in data 30.04.2011, accedeva al PS per “comparsa di vertigini, instabilità posturale e deficit stenico in emisoma dx, deviazione rima buccale a sin”, ove veniva posta diagnosi di “ischemia cerebrale” e disposto ricovero presso la Stroke Unit del medesimo nosocomio. Iniziava, quindi, terapia con Cardioaspirina 1…