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La donna, all’epoca 47enne, aveva subito la perforazione dell’utero in occasione di un’operazione per la rimozione di un polipo

Il Tribunale civile di Palermo ha disposto un risarcimento di circa 274 mila euro a favore di una donna residente in provincia di Agrigento, che nel 2005 subì la perforazione dell’utero nel corso di un intervento a cui si era sottoposta in una clinica del capoluogo siciliano.

Come riferisce Agrigento notizie, la signora, all’epoca 47enne, si era rivolta alla struttura sanitaria per degli accertamenti in quanto accusava dei fastidi. La ginecologa che l’aveva visitata, all’esito degli esami strumentali, le aveva consigliato di sottoporsi a una piccola operazione per la rimozione di un polipo. Operazione che per la donna, avrebbe segnato l’inizio di un calvario, in quanto fu costretta a una lunga degenza fatta di dolori e complicanze estese all’addome, oltre a dover subire un ulteriore intervento chirurgico.

Il Giudice, accogliendo le richieste dei legali della danneggiata, ha riconosciuto per quell’incidente la responsabilità della clinica e della professionista che aveva avuto in cura la paziente. Decisiva, ai fini della decisione, la consulenza tecnica d’ufficio in base alla quale “una più attenta monitorizzazione clinica della paziente e l’eventuale pianificazione di un adeguato trattamento terapeutico di tipo infusionale ed antibiotico”, avrebbe evitato la perforazione della parete uterina”.

Il risarcimento, per un importo pari a 273.940 euro dovrà essere versato in solido dai convenuti, anche se la cifra – riporta ancora Agrigento Notizie – sarà rifusa in parte dall’Assicurazione del camice bianco. Respinta invece la pretesa risarcitoria del marito della parte lesa, che non avrebbe adeguatamente provato i danni patiti.

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