A giudizio un medico e un’infermiera in servizio preso una struttura sanitaria partenopea, accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di una paziente morta per shock anafilattico dopo la somministrazione di un farmaco antibiotico
Al via a Napoli il processo che vede un medico e un infermiera accusati di omicidio colposo in concorso per il decesso di una paziente morta all’Ospedale del Mare per shock anafilattico dopo la somministrazione di un farmaco antibiotico. Come riferito dai media locali sembra, infatti, che la signora fosse allergica al principio attivo del medicinale.
Il fatto risale all’estate del 2019. La donna si trovava nel nosocomio partenopeo per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico alla vescica nel reparto urologia. Durante il ricovero l’infermiera le avrebbe somministrato in via intramuscolo una fiala di Rocefin su prescrizione del camice bianco coimputato; l’iniezione avrebbe provocato la reazione allergica risultata poi fatale.
La donna era stata trasferita in Rianimazione ma era entrata in coma e non si era più ripresa.
In seguito alla tragica scomparsa i figli avevano sporto denuncia presso la Procura della Repubblica del capoluogo campano e la magistratura aveva dato il via alle indagini sul caso. Il pubblico ministero titolare del fascicolo aveva disposto lo svolgimento dell’esame autoptico per fare chiarezza sulle cause della morte e valutare la sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie. A conclusione dell’inchiesta il magistrato inquirente aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio degli indagati.
Nel processo si sono costituiti parte civile i familiari della vittima, mentre sono state chiamate in causa come responsabili civili le assicurazioni professionali dei due operatori sanitari coinvolti.
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