fbpx

Approda in Procura il caso di un diciannovenne della provincia di Taranto, al quale sarebbe stato lasciato un corpo estraneo metallino della misura di 17,2 millimetri durante un intervento di appendicectomia laparoscopica subito nel 2019. A distanza di due anni il giovane avrebbe iniziato ad accusare dolori lancinanti all’addome

Un corpo estraneo metallino nella pancia probabilmente dimenticato durante un intervento chirurgico di appendicite eseguito due anni fa. E’ la disavventura vissuta da un diciannovenne della provincia di Taranto.

In base a quanto raccontato dai genitori e riportato da La Voce di Manduria, il ragazzo avrebbe cominciato ad avvertire, lo scorso giugno, dei dolori lancinanti all’addome, inizialmente sottovalutati. A inizio agosto la corsa in Pronto soccorso e le visite in varie strutture sanitarie della provincia dove gli sarebbero stati diagnosticati prima uno stato di disidratazione e poi problemi di natura renale-urinaria.

Infine l’accesso all’ospedale di Taranto dove il giovane sarebbe stato sottoposto a una Tac, prima normale e in seguito con mezzo di contrasto. Dall’accertamento sarebbe emersa la presenza di un “corpo estraneo di densità metallica della misura di 17,2 millimetri”, quasi sicuramente – è il sospetto della famiglia – “introdotto involontariamente durante l’intervento di appendicectomia laparoscopica subito ad aprile del 2019”.

La famiglia ha dato incarico a un legale di depositare una querela alla Procura della Repubblica di Taranto. 

“I medici – hanno spiegato i genitori secondo quanto riferisce La Voce di Manduria – sembrano convinti e parlano di intervento da fare quanto prima; poi dopo che hanno appreso che avevamo denunciato i chirurghi ci hanno parlato di altre eventualità da accertare, altri controlli”.

Sei vittima di errore medico o infezione ospedaliera? Hai subito un grave danno fisico o la perdita di un familiare? Clicca qui

Leggi anche:

Lesione delle giunzione miotendinea prossimale causata da infortunio

Bimbo morto dopo malore in una struttura: aperta inchiesta

Scrivi il tuo commento

Massimo risarcimento danni, in tempi brevi