I camici bianchi avrebbero omesso i dovuti approfondimenti per risalire alle cause (lesione del colon e deiescenza uretrovescicale) dei sintomi manifestati da un paziente sottoposto a un intervento di prostatectomia radicale a Messina nel 2017; per la difesa, invece, non vi sarebbe alcuna responsabilità sanitaria
ll sostituto procuratore della repubblica di Messina ha disposto la citazione diretta a giudizio di due medici in servizio presso l’unità operativa di urologia dell’ospedale del capoluogo di provincia siciliano. I professionisti sono accusati di lesioni personali colpose e responsabilità colposa per lesioni personali in ambito sanitario; in particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero omesso di eseguire gli approfondimenti necessari per risalire alla causa dei sintomi post intervento manifestati a più riprese da un paziente di 71 anni sottoposto a prostatectomia radicale, tra le quali la lesione del colon e la deiescenza uretrovescicale con peritonite.
I fatti – come riporta La Gazzetta del Sud – risalgono al luglio del 2017. Dalla vicenda era scaturita una denuncia sfociata nella citazione a giudizio. Il danneggiato si costituirà parte civile e avvierà una richiesta di risarcimento danni in sede civile nei confronti del nosocomio.
Per la difesa di uno dei camici bianchi, tuttavia, non sussisterebbe alcun nesso di causalità tra quanto lamentato dalla persona offesa e la condotta del medico, adeguata e correttamente eseguita; a supportare tale tesi vi sarebbe una consulenza di parte, a firma di un professionista di chiara fama, che escluderebbe nettamente ogni responsabilità del dottore.
L’inizio del processo è fissato a dicembre davanti al giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Messina.
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