L’uomo, 58 anni, è morto per la complicazioni insorte dopo essere stato operato per un adenoma alla testa; la vicenda vede indagati tre medici
Morì all’età di 58 anni per emorragia e poi setticemia. L’uomo, era stato operato nel 2012 per un adenoma alla testa, ma non era stato possibile asportarlo totalmente; da lì la necessità di un secondo intervento, nel 2015, a seguito del quale, tuttavia, erano insorte delle complicazioni, che gli erano costate la vita.
I familiari – come riporta la Nazione – avevano presentato una denuncia chiedendo che venisse fatta piena luce sull’accaduto e la Procura di Pisa aveva aperto un fascicolo sul caso, iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di tre camici bianchi del reparto di neurochirurgia della struttura sanitaria che aveva avuto in cura il paziente.
Il Pubblico ministero, titolare delle indagini aveva chiesto l’archiviazione delle posizioni camici bianchi, ritenendo che l’intervento sarebbe stato eseguito correttamente. Ma la famiglia della vittima, tramite il proprio legale, si era opposta, allegando una consulenza di parte in base alla quale, invece, i professionisti avrebbero dovuto operare con un metodo diverso. Secondo l’ipotesi accusatoria sostenuta dai parenti, il loro caro non sarebbe stato seguito in modo adeguato né durante l’intervento né nel post-operatorio. Anche l’emorragia, infine, sarebbe stata prevedibile. I
Nei giorni scorsi – come riferisce ancora la Nazione – si è tenuto l’incidente probatorio, con l’audizione di un collegio di periti nominati dal Giudice per le indagini preliminari. Sulla vicenda è in corso una causa di risarcimento in sede civile.
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