La professionista è accusata di non aver disposto i dovuti accertamenti nei confronti di una paziente morta di tumore al seno nel 2018
Non avrebbe approfondito la situazione medica di una giovane madre, morta di tumore al seno, indicandole i necessari esami per avere una diagnosi tempestiva. E’ l’accusa cui dovrà far fronte una ginecologa finita a processo per omicidio colposo a Torino.
I fatti risalgono al 2014. La paziente, come riporta il Quotidiano Piemontese, si sarebbe rivolta alla specialista dopo aver notato un nodulo al seno durante l’allattamento del figlio, riferendo, inoltre, dolori percepiti e acuiti quando il bimbo aveva iniziato lo svezzamento. Il camice bianco le avrebbe prescritto una ecografia mammaria. Un esame, tuttavia, ritenuto non sufficiente e che, secondo la Procura, avrebbe dovuto essere accompagnato da ulteriori controlli quali una visita specialistica, una mammografia, o una risonanza magnetica e un agoaspirato.
Tali approfondimenti non sarebbero stati prescritti neppure in occasione di un’altra visita effettuata nel dicembre del 2015. Nel 2016, alla donna, in avanzato stato di gravidanza, sarebbe stato diagnosticato un tumore al quarto stadio. Nel dicembre del 2018 era sopraggiunto il decesso.
La difesa ritiene invece che la professionista abbia agito correttamente, anticipando che sarà chiesta una perizia per accertare la sussistenza di un nesso di causa tra gli eventi occorsi, il comportamento della dottoressa e il decesso della paziente.
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