fbpx

I camici bianchi sono accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di una 32enne, morta per un edema cerebrale provocato da una encefalite derivante da herpes nel 2019

La Asl di Pescara, si è costituita responsabile civile nel procedimento sul decesso di una 32enne morta a causa di un edema cerebrale provocato da una encefalite derivante da herpes nel 2019. La vicenda -come riporta il Messaggero – vede tre medici dell’ospedale civile di Pescara accusati di omicidio colposo.

In base a quanto ricostruito, la giovane aveva accusato un malore ed era stata trasportata in Pronto soccorso il 1 aprile. Poche ore dopo sarebbe stata dimessa con diagnosi di “cefalea da verosimile iperpiressia da sindrome influenzale”.

Le sue condizioni, tuttavia, nei giorni successivi si erano aggravate e il 3 aprile la paziente era stata ricoverata, ma a quel punto per lei non c’era stato più nulla da fare. Il 6 aprile era sopraggiunto il decesso.

I familiari avevano quindi deciso di presentare una denuncia e la Procura aveva aperto un’inchiesta, sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio dei tre professionisti indagati, ai quali viene addebitato di non aver diagnosticato tempestivamente l’encefalite infettiva.

Il legale dei parenti della vittima aveva presentato l’istanza di citazione in giudizio della Asl, accolta dal Gup, chiedendo un risarcimento da cinque milioni di euro in favore dei suoi assistiti. Nelle scorse ore – riferisce ancora il Messaggero – c’è stata la costituzione in giudizio dell’azienda sanitaria, che ha chiesto un rinvio allo scopo di provare a negoziare un accordo.

Sei vittima di errore medico o infezione ospedaliera? Hai subito un grave danno fisico o la perdita di un familiare? Clicca qui

Leggi anche:

Emorragia cerebrale dopo il ricovero in ospedale, aperta inchiesta a Udine

Complicanze dopo una isterectomia, quattro medici condannati per lesioni

Morta dopo un intervento alla colonna vertebrale, due medici a giudizio

 

Scrivi il tuo commento

Massimo risarcimento danni, in tempi brevi