Intestino bucato alla paziente: accusa di lesioni colpose all’imputata in servizio all’ospedale di Chivasso, responsabile del clistere a una 85enne
Intestino bucato alla paziente: sarà processata, con l’accusa di lesioni colpose, un’infermiera in servizio all’ospedale di Chivasso. Come riporta il sito web de La Stampa, per colpa di un clistere mal eseguito una donna di 85 anni di Settimo Torinese ha riportato una “lacerazione anale e una perforazione intestinale” che ha reso necessario un intervento d’urgenza per l’apposizione di colostomia temporanea.
La storia risale al marzo 2019 ed è costata un rinvio a giudizio ad una 31enne. L’infermiera in servizio presso il reparto di Ortopedia. La prima udienza del processo, presso il tribunale di Ivrea, si è svolta ieri mattina davanti alla giudice Antonella Pelliccia. L’anziana si è costituita parte civile e l’Asl To4 è stata citata in giudizio come responsabile civile.
La paziente si trovava già ricoverata in ospedale dove doveva subire un intervento chirurgico in seguito alla rottura del femore. Prima e dopo l’operazione si era però dovuta sottoporre a due clisteri per svuotare l’intestino: uno prima dell’intervento chirurgico e l’altro qualche giorno dopo. Per la Procura l’infermiera “per negligenza, imprudenza, imperizia e per inosservanza delle buone pratiche clinico assistenziali” avrebbe effettuato una manovra errata di inserimento della sonda nel retto della paziente oltre a non aver ben valutato la situazione post operatoria. In aula è stata proprio l’anziana, in dialisi da otto anni, a ripercorrere il calvario proseguito per una quarantina di giorni dopo l’intervento chirurgico in seguito alla lacerazione dell’intestino. Il processo è stato aggiornato al 24 gennaio del prossimo anno.
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