Paziente morto all’insaputa dei familiari, che lo scoprono due giorni dopo. Il 79enne ricoverato a Locri e poi trasferito al Gom di Reggio Calabria
Paziente morto all’insaputa dei familiari, che lo scoprono due giorni dopo. Come riporta la Gazzetta del Sud, la vicenda ha originato una denuncia alla Procura di Locri. Secondo l’esposto, un anziano sarebbe deceduto nell’indifferenza, in una barella d’ospedale, lasciato solo per due giorni nell’obitorio del Gom di Reggio Calabria. Questo sarebbe capitato ad un 79enne calabrese di Pazzano, che lo scorso martedì, a causa di un’embolia polmonare, è stato portato all’ospedale di Locri. Da lì, il trasferimento all’ospedale di Reggio Calabria, che sarebbe avvenuto senza nessun avviso alla famiglia, e si sarebbero perse le sue tracce. Secondo la cognata martedì si sarebbe manifestata l’embolia polmonare, quindi il trasporto a Locri e poi al Gom di Reggio: fino a sera la famiglia non avrebbe ricevuto notizie da Reggio. E così per due giorni. Giovedì mattina il fratello del defunto e il figlio partono per Reggio dove all’accettazione del Gom, dopo aver spiegato il caso, sarebbe arrivato un medico, comunicando “questo è morto da due giorni”. A quel punto i familiari sarebbero rimasti senza parole. Lo sdegno, e la decisione di sporgere denuncia alla Procura di Locri.
In pratica, avrebbero appreso casualmente che il proprio caro era deceduto da due giorni. Si tratta ora di fare chiarezza, attraverso gli accertamenti, per stabilire se qualcosa non è avvenuto correttamente, secondo i protocolli previsti nel caso. Solo una ricostruzione scrupolosa di quanto accaduto durante il ricovero, potrà dissipare ogni dubbio, e rendere ai familiari – che chiedono di far luce sulla vicenda – quanto si aspettano.
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