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Lesioni al neonato durante il parto: ginecologo condannato in primo grado ad anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 30mila euro alla famiglia del bambino che oggi ha 6 anni.

Il piccolo è nato nel 2017 all’Ospedale “Papardo” e porta ancora i segni del parto travagliato della madre. Secondo il giudice la colpa è del ginecologo di turno che l’ha assistita, adesso condannato ad un anno e sei mesi. Scagionati invece gli altri due sanitari, inizialmente coinvolti nelle indagini. Il ginecologo di fiducia della donna e l’ostetrica sono stati assolti da ogni accusa.

La tragica vicenda risale al 3 febbraio 2017 quando la giovane madre, alla quarantunesima settimana di gravidanza, si accorge della rottura delle acque e corre in ospedale. Qui attende di partorire fino alle 17 e oltre. Un parto naturale, ma il piccolo ha qualcosa che non va. Tre giorni dopo il parto arriva la diagnosi: sindrome ipertonica, encefalopatia ed ischemia. Il neonato è rimasto troppo nell’utero, stabilirà l’inchiesta del sostituto procuratore. Eppure il tracciato ha rilevato, intorno alle 16, la sofferenza fetale. Anche a questo punto, però, non è stato disposto il parto cesareo.

Il sostituto procuratore che ha condotto l’inchiesta dirà che il feto doveva essere monitorato prima, secondo procedura. Questo forse avrebbe rilevato i problemi del piccolo prima e consentito un tempestivo parto cesareo, evitando le lesioni al bambino.

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