Ai camici bianchi è contestata l’ipotesi di reato di omicidio colposo in relazione al decesso di una bimba di 4 anni e mezzo, morta per una mancata diagnosi di occlusione intestinale lo scorso ottobre; alla piccola, in occasione del primo accesso in ospedale, sarebbe stata riscontrata una gastroenterite
Quattro medici sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Bologna nell’ambito dell’inchiesta aperta dopo il decesso di una bimba di quattro anni e mezzo, morta nell’autunno del 2020 a causa – sostiene la pubblica accusa – di una mancata diagnosi di occlusione intestinale. L’ipotesi di reato contestata a camici bianchi – come riferisce il Resto del Carlino, che riporta la notizia – è di omicidio colposo.
Secondo il Pubblico ministero titolare del fascicolo i professionisti “avevano la possibilità e il dovere tecnico di evitare nonché l’obbligo giuridico di impedire” il tragico evento. Il magistrato, sulla base delle conclusioni di una consulenza tecnica, ha quindi emesso gli avvisi di garanzia nei confronti dei professionisti.
In base a quanto ricostruito, la bimba era giunta al Policlinico Sant’Orsola la sera del 19 ottobre a seguito di vomito e mal di stomaco incessanti.
In occasione di quel primo accesso le sarebbe stata diagnosticata una gastroenterite. La sera stessa, poi, era stata dimessa ma l’indomani, al persistere dei malesseri, era stata portata nuovamente in ospedale. Ricoverata, era morta il giorno successivo.
La struttura sanitaria – riferisce ancora il Resto del Carlino – avrebbe ribadito la massima fiducia nell’Autorità giudiziaria e la completa disponibilità a collaborare per ogni esigenza.
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