Disposto l’incidente probatorio per verificare la sussistenza di responsabilità sanitarie in relazione al decesso di una bimba di 17 mesi morta dopo essere stata dimessa per quattro volte dall’ospedale di Aosta nel febbraio del 2020
Il Giudice per le indagini preliminari di Aosta ha disposto l’incidente probatorio per accertare con una consulenza la sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie in capo ai medici che hanno avuto in cura, nelle sue ultime ore di vita, una bimba di 17 mesi, morta dopo essere stata visitata e dimessa per quattro volte dall’ospedale del capoluogo valdostano. Il medico legale incaricato avrà tempo sino al 10 agosto per consegnare la relazione.
La tragica vicenda risale al febbraio del 2020. L’esame autoptico eseguito sulla salma della piccola aveva acclarato che a causare il decesso era stata una insufficienza respiratoria provocata da un virus influenzale su cui si era innestata una infezione batterica.
L’inchiesta aveva visto l’iscrizione nel registro degli indagati di tre camici bianchi, accusati di omicidio colposo in relazione alla responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
La perizia disposta dalla Procura per valutare la condotta dei professionisti aveva evidenziato che i comportamenti degli operatori sanitari non sarebbero stati “rispettosi delle linee guida e della buona pratica clinica” e si sarebbero caratterizzati per profili di inadeguatezza e, in alcuni casi, di “evidente superficialità”.
I consulenti del Pubblico ministero, tuttavia, sul piano del rapporto causa-effetto, avevano ritenuto impossibile affermare con certezza che “qualora i sanitari avessero eseguito gli accertamenti previsti dalle linee guida e dalla buona pratica clinica avrebbero impedito il decesso” della bimba. Da li la richiesta di incidente probatorio. La prossima udienza è in calendario il 23 settembre.
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