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L’inchiesta aperta dalla Procura di Udine mira a capire se la morte del paziente, affetto da neoplasia al pancreas, possa essere correlabile alla mancata sostituzione di una protesi biliare

Tre sanitari dell’ospedale di Tolmezzo sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Udine per la morte di un 69enne. Il dubbio dei familiari, in particolare, è che il decesso possa essere legato alla mancata sostituzione di una protesi biliare.

In base a quanto ricostruisce Udine Today, l’uomo si era presentato in Pronto soccorso nell’agosto del 2019 con una richiesta di ricovero del suo medico di famiglia per insufficienza epatica acuta. A settembre, un mese dopo, era tornato in ospedale per ittero ed era stato sottoposto a Ercp, la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda, con l’applicazione di protesi plastica alle vie biliari. 

In quella circostanza aveva scoperto di essere affetto da neoplasia al pancreas in fase avanzata. 

Lo scorso marzo l’uomo è deceduto dopo che una nuova Ercp ha evidenziato come ormai la situazione fosse compromessa. Tuttavia, in occasione dell’ultimo ricovero, il chirurgo che ha effettuato la visita avrebbe rilevato “motivo accesso/Anamnesi: K pancreas quarto stadio, posizionato stent biliare a settembre 2019 (mai sostituito!)”.

I familiari, quindi, chiedono di accertare se tale mancanza possa essere la causa dei ripetuti episodi di colangite del loro congiunto, precludendo un miglioramento o, quanto meno, una stabilizzazione della sua patologia. Da li la decisione di presentare una denuncia ai carabinieri, chiedendo all’Autorità Giudiziaria la disposizione del sequestro delle cartelle cliniche e lo svolgimento dell’autopsia affinché venga fatta piena luce sulle cause della morte e l’eventuale sussistenza di responsabilità sanitarie.

Il Pubblico ministero titolare del fascicolo – riferisce Udine Today – mira a capire se le attività sanitarie poste in essere nei confronti del paziente “siano state conformi alle linee guida in riferimento alla sua patologia e se, come prospettato dai denuncianti, la mancata sostituzione della protesi delle vie biliari possa aver influito sul decorso della malattia ed essere in qualche modo in correlazione con il decesso”.

Gli avvisi di garanzia nei confronti dei tre camici bianchi rappresentano un atto dovuto per consentire di prendere parte agli accertamenti peritali attraverso la nomina di propri consulenti.

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