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I camici bianchi sono finiti a processo per il decesso di un uomo cardiopatico di 62 anni, morto dopo un doppio ricovero all’ospedale di Frosinone nel 2017

Ha preso il via a Frosinone il processo carico di due medici in servizio nella primavera del 2017 presso il nosocomio del capoluogo di provincia ciociaro, accusati di omicidio colposo in concorso per il decesso di un 62enne morto dopo un doppio ricovero nell’arco di 24 ore.

L’uomo – come ricostruito da Ciociaria Oggi – si sarebbe sentito male la mattina del 29 marzo all’interno dell’Istituto presso cui lavorava come collaboratore scolastico. Visitato in ospedale sarebbe stato dimesso il pomeriggio, alle 17.30, salvo tornare nella struttura sanitaria in seguito a un nuovo malore accusato in serata. Il giorno successivo sarebbe stato nuovamente dimesso, ma dopo poche ore i familiari avrebbero nuovamente chiamato i soccorsi. Nonostante l’intervento dell’ambulanza, però, per il paziente non ci sarebbe stato nulla da fare.

Decisive, ai fini del rinvio a giudizio, le conclusioni della consulenza tecnica disposta dalla Procura che avrebbe ipotizzato una grave negligenza nel comportamento dei due camici bianchi indagati per la mancata diagnosi di un infarto in corso al momento del primo ricovero.

In particolare, la perizia porrebbe l’accento sul fatto che la vittima avesse già avuto un infarto ed essendo cardiopatico avrebbe dovuto essere monitorato con maggiore attenzione. Ai professionisti verrebbe contestato poi che il 62enne era arrivato in Pronto soccorso con codice giallo, e che gli era stato riscontrato l’innalzamento della troponina che appariva quale sintomo di una sofferenza cardiaca in corso.

Nella prossima udienza, fissata al 21 settembre, saranno sentiti la moglie e i figli della vittima che – riferisce Ciociaria Oggi – dovranno testimoniare sullo stato cardiopatico del loro caro e ricostruire cosa è accaduto in quei giorni e nelle ultime ore prima del decesso. Seguirà l’audizione del medico legale incaricato di effettuare la perizia.

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