Il medico era finito a giudizio per omicidio colposo in seguito al decesso di una bimba di due anni, morta per una occlusione intestinale non rilevata nel dicembre del 2014
La Corte di appello di Messina ha confermato la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione emessa dal Tribunale di Patti nei confronti di un medico-pediatra dell’ospedale di Sant’Agata di Militello. La dottoressa è accusata di omicidio colposo per il decesso di una bimba di due anni, morta per un’occlusione intestinale non rilevata nel dicembre del 2014. In primo grado il giudice aveva disposto anche il risarcimento del danno in favore dei familiari della vittima, da liquidarsi in separata sede.
In base a quanto ricostruito nel corso del processo la piccola era era giunta in ospedale accompagnata dai genitori accusando disturbi allo stomaco; in particolare non mangiava e rimetteva in continuazione. Ricoverata, era morta a distanza di poche ore.
I genitori, in seguito alla tragica scomparsa della figlia, avevano presentato una denuncia dando così il via all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura, sfociata nel rinvio a giudizio della dottoressa.
Nel capo di imputazione veniva evidenziato come il camice bianco, nella qualità di pediatra, non avesse osservato i protocolli medici in materia: in particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, lo svolgimento di esami più accurati (come una tac o una ecografia) avrebbe potuto essere determinante per scongiurare il decesso facendo emergere per tempo i problemi della paziente. Il camice bianco finito a giudizio, invece, non avrebbe disposto i dovuti approfondimenti.
Si attendono ora le motivazioni della sentenza. Un volta pubblicate, la difesa valuterà se impugnare la decisione davanti alla Suprema Corte di Cassazione.
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