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La Procura chiede l’archiviazione, ma i familiari del paziente – morto dopo la rimozione di un catetere nel 2019 – si oppongono; a decidere sarà il Gip

La Procura di Agrigento ha chiesto di archiviare l’inchiesta per omicidio colposo relativa al decesso di un paziente di 71 anni, morto dopo la rimozione di un catetere di dialisi.

Il registro degli indagati vede iscritti i nomi di 13 operatori sanitari dell’ospedale di Licata, ma – secondo la tesi sostenuta dal Pubblico ministero titolare del fascicolo – a loro carico non sarebbero stati acquisiti elementi sufficienti per l’imputazione; inoltre – come riporta Agrigento Notizie – la riesumazione del cadavere e l’esame autoptico tardivo non avrebbero consentito di colmare il deficit di prove acquisito.

In altri termini l’attività degli inquirenti non avrebbe consentito di trovare riscontri all’ipotesi accusatoria.

L’uomo, in base a quanto ricostruito, si era sottoposto all’operazione nel novembre del 2018. Nelle settimane successive, tuttavia, sarebbero insorti disturbi di varia natura e nuovi ricoveri, fino al decesso, a inizio 2019, per una probabile ischemia del miocardio.

I parenti della vittima – riferisce ancora Agrigento Notizie – si sono opposti alla richiesta di archiviazione; a loro avviso, infatti, un corretto trattamento sanitario avrebbe consentito di evitare la scomparsa del loro caro.

Di diverso avviso, però, il medico legale incaricato dalla magistratura per lo svolgimento degli accertamenti peritali, secondo il quale la condotta dei sanitari coinvolti sarebbe stata invece conforme ai protocolli previsti.

La parola spetta ora al Giudice per le indagini preliminari che, nell’udienza in programma a luglio dovrà decidere se accogliere l’istanza del Pm, disporre nuove indagini o rinviare a giudizio gli indagati.

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