La paziente aveva subito lesioni dopo un intervento alla gola per la rimozione di un angioma; per risolvere il problema era stata sottoposta ad altre due operazioni
Due mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, e diecimila euro di risarcimento in favore della danneggiata, costituitasi parte civile nel processo. E’ il verdetto emesso dal Tribunale di Udine nei confronti di un medico in servizio all’ospedale di Latisana, finito a giudizio per le lesioni personali riportate da una paziente in seguito a un intervento alla gola per l’asportazione di un angioma del frenulo linguale.
Il fatto – come racconta il Messaggero Veneto – risale al 2015. La donna, che dopo l’intervento non riusciva più a deglutire, era stata costretta a subire altre due operazioni prima di risolvere il problema; in base a quanto ricostruito dal Pubblico ministero titolare del fascicolo, aveva riportato una stenosi del dotto di Wharton destro, dovuta – secondo l’ipotesi accusatoria, basata sugli esiti degli accertamenti peritali – al fatto che il medico avesse omesso di incannulare preventivamente il dotto e avesse effettuato una sutura errata.
Una tesi, quest’ultima, fortemente contrastata dai consulenti del camice bianco, i quali hanno invece sottolineato come la paziente avesse riportato una complicanza “descritta nel modello di consenso informato che aveva sottoscritto”, evidenziando la correttezza dell’operato del dottore e escludendo imperizie o negligenze a lui addebitabili.
A conclusione della fase dibattimentale, il Giudice – nonostante l’istanza di assoluzione avanzata dalla difesa – ha riconosciuto la responsabilità del medico, riducendo tuttavia l’entità della pena rispetto ai cinque mesi che erano stati richiesti dalla Procura.
Se sei stato/a vittima di un errore medico e vuoi ottenere, in breve tempo, il risarcimento dei danni fisici subiti o dei danni da morte di un familiare, clicca qui
Leggi anche:
Emorragia cerebrale dopo il ricovero in ospedale, aperta inchiesta a Udine
Complicanze dopo una isterectomia, quattro medici condannati per lesioni