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È incredibile come si sia voluto nascondere ciò che era evidente. Una diagnosi ritardata, una vita spezzata, e un giudizio di “esperti” che hanno solo evidenziato la loro cecità clinica e giuridica.
Oltre al danno anche la beffa di chi ancora piange la giovane madre!
Insomma, vi stiamo rappresentando una storia assurda taciuta da chi doveva dire la verità ma non lo ha fatto, nascondendola a tutti tranne che a noi e al Padre Eterno che saprà giudicare con lo stesso metro!
Ecco perché il ruolo del C.T./perito deve essere un’attività incompatibile con altri incarichi di fiduciariato e perché devono essere previste per legge sanzioni pesanti per colpa anche lieve e non grave come specifica l’art. 64 cpc.
Questa non è solo polemica ma un voler tutelare la professionalità, il cittadino che ricorre alla giustizia, la categoria dei periti i quali NON devono fare questo lavoro per arrotondare ma solo per amore per la verità e per il piacere di essere veri cultori forensi.
Comunque, siamo in causa e vi terremo aggiornati.
Leggi l‘intera storia e la relazione medico legale

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